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Infine, ricordiamo che ove venga richiesto un estintore con capacità estinguente almeno 34A 144B, significa che
Incendi che coinvolgono oli da cucina o grassi e estintori di classe F

Oggi vogliamo evidenziare una delle importanti novità introdotte dal D.M. 8 novembre 2019 (Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la realizzazione l’esercizio degli impianti per la produzione di calore alimentati da combustibili gassosi) e nello specifico tratteremo degli estintori di cui alla sezione 2 (Disposizioni comuni), comma 3 (Disposizioni complementari), numero 5 (Mezzi di estinzione degli incendi).
Iniziamo col dire che l’incendio può essere definito come la rapida ossidazione di materiali con notevole sviluppo di calore, fiamme, fumo e gas caldi ed è classificato in cinque classi dalla norma UNI EN 2, come di seguito riportato
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classe A fuochi da materiali solidi generalmente di natura organica, la cui combustione avviene normalmente con formazione di braci |
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classe B fuochi da liquidi o da solidi liquefattibili |
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classe C fuochi da gas |
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classe D fuochi da metalli |
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classe F fuochi che interessano mezzi di cottura (oli e grassi vegetali o animali) in apparecchi di cottura. |
ma noi espliciteremo come sopra citato solo la novità introdotta e cioè gli “estintori di classe F”.
Gli incendi di classe F sono quelli che coinvolgono oli da cucina o grassi e nonostante che tecnicamente rappresentino una sottocategoria di fuochi causati da liquidi o gas infiammabili, si differenziano da quelli “convenzionali” a causa delle temperature estremamente elevate coinvolte.
Infatti, mentre i liquidi infiammabili come la benzina di solito hanno un basso punto di infiammabilità, le sostanze oleose e i grassi richiedono temperature superiori a 340 °C per accendersi e tale caratteristica particolare ha reso questi elementi talmente importanti da avere una categoria dedicata.
Infatti, mentre i liquidi infiammabili come la benzina di solito hanno un basso punto di infiammabilità, le sostanze oleose e i grassi richiedono temperature superiori a 340 °C per accendersi e tale caratteristica particolare ha reso questi elementi talmente importanti da avere una categoria dedicata.
Ciò detto si osserva che gli incendi di classe F si verificano
- nelle cucine
- nelle strutture di preparazione del cibo
- e nelle friggitorie.
Nello specifico gli estintori di classe F contengono sali di potassio che raffreddano le fiamme e soffocano il contenuto di ossigeno del fuoco e quindi sono estintori idonei/adatti per questa tipologia di incendi.
Viceversa, l’utilizzo di estintori ordinari non è adatto per i fuochi di classe F, ma soprattutto può essere molto pericoloso come ad esempio
- estintori ad acqua potrebbero creare un'esplosione e causare la dispersione dell'olio in fiamme e la diffusione del fuoco.
Di seguito un estratto della tabella di cui al D.M. dell’8 novembre 2019 afferente agli estintori di classe F
Superficie di cottura Sc da proteggere [m2] da intendersi come superficie lorda in pianta delle sole aree delle apparecchiature di cottura contenenti oli vegetali o animali |
Estintori di classe F da installare |
Sc ≤ 0,05 m2 |
n.° 1 estintore 5 F |
Sc ≤ 0,11 m2 |
n.° 1 estintore 25 F |
Infine, ricordiamo che ove venga richiesto un estintore con capacità estinguente almeno 34A 144B, significa che
- il numero 34 è una catasta di legna formata da 34 file di traversini di 5 cm x 5 cm
- 144 sono i litri di liquido infiammabile che l'estintore spegne, mescolati ad acqua (1/3 acqua)
- A e B è la classe di fuoco
I fuochi di classe A sono quelli generati da combustibili solidi, con l’esclusione dei metalli; in questa classe, rientrano i fuochi generati da materiali quali il legno, la carta, i materiali tessili, le pelli, la gomma.
- Il focolaio tipo per i fuochi di classe A è costituito da una catasta di travi di pino, la cui umidità varia dal 10 al 15%, dell'altezza di 54,6 cm e larga 44 cm. La profondità varia: le travi sono posizionate a una distanza di 10 cm l'una dall'altra, e il numero che andrà sull'etichetta dell'estintore sta a indicare il numero delle travi che costituiscono la catasta sul lato della profondità. La catasta viene collocata sopra una vasca d'accensione, la cui lunghezza supera di 10 cm la profondità della catasta, larga 60 cm e profonda 10. La vasca è riempita per 3 cm d'acqua, e sopra lo strato d'acqua viene versato uno strato di propano pari a 0,5 cm. Dopodiché questo viene incendiato, la vasca è lasciata sotto la catasta per 2 minuti, per poi essere ritirata. Il legno viene fatto bruciare per altri 6 minuti; si procede alla prova di spegnimento solo dopo che questo lasso di tempo è passato.
I fuochi di classe B sono quelli generati da combustibili liquidi e da solidi liquefabili; in questa classe rientrano i fuochi generati da materiali quali l’alcol, i solventi, gli oli minerali, gli idrocarburi, le benzine;
- I focolari tipo per fuochi di classe B vengono effettuati in recipienti cilindrici in lamiera di acciaio saldata. La dimensione della vasca varia a seconda della capacità estinguente dell'estintore, si va dai 92 cm di diametro ai 3 m e dai 15 cm di profondità ai 20 cm, sempre per uno spessore di parete di 2,5 mm (2 mm nel caso di un estintore 21B). La vasca è riempita con acqua ed eptano, in proporzione 1:3, con l'eptano che naturalmente galleggia sulla superficie dell'acqua. Si procede con la prova come per i fuochi di classe B (si lascia bruciare per 8 minuti, si procede con l'estinzione, a estintore completamente svuotato ci si assicura che le fiamme siano del tutto estinte e che per i successivi 3 minuti non ci siano ritorni di fiamma).